Il Coaching è uno strumento di potenziamento delle tue competenze professionali. Sviluppa la valorizzazione del potenziale interno, la gestione del lavoro e del tempo e le competenze comunicative e relazionali.
di Sara Di Tommasi
Sempre più Professionisti oggi si avvicinano alla metodologia del Coaching non solo per diventare Coach professionisti e poter praticare liberamente una Professione nuova, ma soprattutto per trarne strumenti di potenziamento e benefici da applicare alla professione già posseduta e magari svolta da anni.
In questo articolo vedremo insieme come il Metodo del Coaching possa rivelarsi utile nel potenziare trasversalmente talune professioni impattando sul potenziale interno, la gestione del tempo e le competenze comunicative, quindi permettendo di raggiungere risultati di livello superiore.
Cosa si fa generalmente nei contesti lavorativi e cosa fa fare il Coaching
All’interno delle organizzazioni di qualunque tipo, si lavora solitamente in funzione di problemi e strategie fornite per arrivare alla soluzione di tali problemi; le persone sono poco allenate a lavorare sulla consapevolezza delle proprie risorse e di rado le soluzioni trovate forniscono strade nuove o aprono nuove strategie per innescare energia e motivazione.
Il Coaching è una metodologia che fa un passo indietro rispetto a ciò: il Coach non offre risposte ai problemi, ma si limita a fare domande utili; è il Coachee che trova poi, attraverso la riflessione condivisa in un percorso di Coaching, la strada per giungere alle soluzioni più efficaci per lui.
Questa metodologia rappresenta uno strumento che attiva in profondità le persone o i team, permette di definire con chiarezza le proprie sfide e mappare le risorse a disposizione per affrontarle, e conduce ad un raggiungimento più rapido di obiettivi aziendali o professionali.
I 3 livelli di competenze su cui il Coaching ha impatto
Per comprendere meglio come il Coaching possa riuscire ad attivare risorse e potenzialità che si riversano poi anche sulle competenze professionali già possedute, analizzeremo più da vicino alcune competenze trasversali: scopriremo come il Coaching riesca a potenziare le competenze comunicativo-relazionali, l’efficacia organizzativa e gestionale, la capacità di gestire i collaboratori, e prima ancora, possa migliorare il senso di soddisfazione interiore verso se stessi, la propria qualità di vita e il proprio modo di essere.
Possiamo individuare almeno 3 livelli di competenze professionali per i quali il Coaching può fungere da motore di accelerazione e miglioramento.
Vediamoli uno alla volta.
Livello 1 – valorizzazione potenziale interno e area valoriale
Un primo livello di potenziamento che il Coaching può operare per i Professionisti di diverse aree è la capacità di valorizzare il potenziale interno e l’area valoriale di ciascuno: saper valorizzare le peculiarità individuali e dare espressione al proprio asset valoriale nell’ambito professionale consente a ciascuno di sentirsi un professionista centrato, appagato e soddisfatto del lavoro che svolge. Un percorso di Coaching è, in ciò, anzitutto un processo di profonda auto-scoperta in cui la persona, prima che il professionista, è posta al centro e diviene in grado di acquisire importanti consapevolezze su di sé.
“Chi sono veramente, perché ho scelto questa professione e come mi si addice, a quali valori mi ispiro, quali sono le mie potenzialità principali e come le sto usando al meglio nel mio lavoro…” sono solo alcune delle questioni personali che, una volta indagate, possono offrire un grande senso di centratura ed equilibrio, coniugando la sfera personale e quella professionale in una coerenza che diviene motore di motivazione ed energia continue.
Livello 2 – gestione strategica del lavoro e del tempo
Un secondo livello di potenziamento derivante dall’applicazione del Coaching alla propria professione, è quello che risponde all’esigenza di saper gestire strategicamente l’organizzazione del lavoro e del tempo tra le mille complessità che oggi la società ci presenta, così da raggiungere e saper mantenere buoni livelli di efficienza e produttività. Qualunque Professionista infatti, si trova ad affrontare la sfida di saper pianificare, organizzare e gestire il proprio lavoro a livello di tempi, strategie, e fronteggiando via via ostacoli e/o scarsità di risorse. Anche qui il Coaching permette di ottenere un grande livello di consapevolezza poiché aiuta il Professionista ad osservare il proprio lavoro, monitorare i propri passi, individuare i criteri per misurare l’efficacia raggiunta, rintracciando al tempo stesso eventuali ostacoli e trovando le necessarie risorse, interiori ed esteriori, e gli alleati più utili.
“Cosa voglio esattamente raggiungere: quali performance e a quale livello, quali comportamenti voglio mettere in atto, cosa dovrò vedere alla fine per dire che avrò raggiunto il mio obiettivo, entro quali tempi e in quali tappe, con l’aiuto di chi/cosa, ecc.” sono alcune delle domande che accompagneranno il professionista in questo viaggio di consapevolezza e miglioramento nella gestione di tempi e strategie.
Livello 3 – potenziamento competenze comunicativo-relazionali
Il terzo livello di potenziamento possibile è quello che riguarda l’area comunicativo-relazionale, ovvero la nostra capacità di avere buoni e proficui rapporti con le persone, che siano Clienti, Collaboratori o altro. In questa dimensione è possibile potenziare la capacità di costruire relazioni stabili e di fiducia, capire a fondo le esigenze del cliente per poterle soddisfare, motivare e valorizzare i collaboratori e costruire team di lavoro con un sereno clima di interazione. In tale area, infatti, il Coaching può lavorare anzitutto come un allenamento costante all’ascolto attivo: ascolto di sé e soprattutto dell’altro, ascolto aperto, accettante, libero e senza giudizio.
Nella costruzione di una relazione professionale, costruire una relazione di ascolto accettante dove l’altro viene prima di me, dove ascoltare viene prima di giudicare, diventa un fondamentale strumento di potenziamento della fiducia reciproca.
In una squadra di lavoro, o con i propri dipendenti e collaboratori, ciò può trasformarsi in una solida strategia di motivazione capace di creare team solidi e dal clima sereno e produttivo. Con i clienti, potrà verificarsi che un professionista capace di ascoltare divenga una figura di riferimento, fidata e ascoltata ogni volta che ciò sia possibile. Ciò potrà quindi tradursi in rapporti di fidelizzazione del cliente più lunghi, e prima ancora in un’ottima reputazione del professionista.
Conclusioni
Per concludere, quelli qui analizzati sono solo 3 dei possibili livelli di applicazione trasversale del Coaching nell’ambito del potenziamento delle Professioni. Ma di quali Professioni parliamo? Possiamo citarne alcune tra le più diffuse, come Consulenti aziendali di varia natura, Commerciali e Venditori, Insegnanti ed Educatori, Formatori, Imprenditori e Manager, Avvocati, Professionisti della Sanità, ecc.
Esistono insomma sufficienti esempi pressoché in ogni area che testimoniano il livello di efficacia del metodo del Coaching trasversalmente applicato al potenziamento delle competenze professionali, sia che ciò avvenga affidandosi ad un Coach esterno, una figura che ci accompagni nel nostro percorso di consapevolezza e crescita, sia che ciò avvenga diventando Coach in prima persona, apprendendo il Metodo e portandolo con i necessari aggiustamenti dentro la nostra quotidiana pratica professionale.
Testimonianze validissime ne confermano quotidianamente l’efficacia.